Verso la decarbonizzazione:
il contesto della transizione energetica
CONTESTO
Lo stravolgimento climatico dovuto all’innalzamento innaturale della temperatura del pianeta provoca
conseguenze che
non è possibile ignorare
Tra Parigi e Glasgow
Nel novembre 2021 si è tenuta a Glasgow la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Oltre 190 leader mondiali, rappresentanti di governo, imprese e cittadini si sono riuniti per finalizzare l’adozione delle misure per contenere e, se possibile, invertire il processo di surriscaldamento globale e il conseguente cambiamento climatico.
La conferenza chiude il cerchio aperto con il summit tenutosi a Parigi nel 2015, in occasione del quale, per la prima volta, tutti i Paesi avevano accettato di collaborare per limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto di 2 gradi. A Glasgow si sono individuati nuovi obiettivi, più concretamente raggiungibili, che dovranno guidare l’approccio comune alle tematiche relative al clima e alla tutela dell’ambiente, primo fra tutti il mantenimento del riscaldamento globale entro il limite di 1,5 gradi.
L’impegno concreto di tutti i piccoli e grandi rappresentanti dei governi della terra ha dato vita al Patto di Glasgow.
Obiettivo:
decarbonizzazione.
Obiettivo:
“Net Zero” per le aziende
ll Net-Zero Standard (= lo zero netto, quello delle emissioni di carbonio e dunque della neutralità climatica) deve rappresentare la priorità assoluta per le aziende. Lo standard Net-Zero copre l’intera catena del valore, comprese le emissioni generate dal proprio processo produttivo, nonché dall’elettricità e dal calore acquistati e quelle generate da fornitori e utenti finali.
Il raggiungimento di tale obiettivo, in particolare il raggiungimento dello zero netto secondo lo standard, richiederà una profonda decarbonizzazione. Le aziende che adotteranno lo standard Net-Zero saranno tenute a fissare obiettivi basati sulla scienza sia a breve (2030) che a lungo termine (2050).
